Questa è una comunicazione di servizio. Oggi volevo
scrivere un racconto che avesse come tema il valore del silenzio, ma
sarebbe stato un ossimoro accostare le parole alla loro assenza. O un
controsenso, se preferite. Così, facendo a meno della storia come
contenitore del messaggio, arrivo al punto: non sono stato educato
alla noia. Mi sento in dovere di essere sempre impegnato a fare
qualcosa, costretto a riempire ogni vuoto esistenziale, mentalmente
iperstimolato da immagini e suoni, in un perenne stato di eccitazione
psichica. Le mie endorfine chiedono pietà: ho bisogno di una pausa,
di annoiarmi un po'.
A rileggerci presto
m.c.
A rileggerci presto