Accordare la batteria è una sfida per chi è
all'incessante ricerca dell'armonia: intonare uno strumento che, per sua stessa
natura, non produce frequenze ad altezza determinata, meglio conosciute come
note, richiede la stessa dedizione e lo stesso impegno necessari a
creare un mandala tibetano, con la consapevolezza che né
l'accordatura né il mandala sono destinati a durare a lungo. È una
lucida follia, almeno agli occhi di un occidentale cresciuto nel mito
dell'efficienza e del metodo scientifico. Eppure è solo nel tentativo di armonizzare i molteplici aspetti del reale che si può fuggire dalle strade senza uscita tracciate dalla logica stessa.
Massimiliano Cerreto