sabato 26 luglio 2014

Va ora in onda

Omaggio ad Alessandro Bergonzoni

Ricordo una foto del mio terzo compleanno. Sullo sfondo, il televisore acceso sul viso spento di Nicoletta Orsomando, la nonna di tutte le veline. Non sono un angelo, ma cosa potrei annunciare io, che non ho più veli sulla lingua?
Forse esordirei con un: va ora in onda, sul piccolo schermo della grande indifferenza, così senza alcun intento polemico. Cosa ci sarebbe di davvero sbagliato nell'indifferenza poi? In fondo, è solo l'istinto di sopravvivenza che ti dice: adesso basta!
Basta con la cattiva fede di chi porta l'acqua al proprio mulino lasciando che si secchino le fette biscottate. Basta con chi ti pugnala alle spalle perché non ha le palle. Basta con i partiti, che però non lasciano mai questo Paese. Basta con chi ha paura del proprio profilo psicologico perché ha il naso troppo lungo. Basta con l'ansia di controllo dei controllori incontrollati: sul treno della vita siamo tutti senza biglietto. 
Va ora in onda, direi. E apparecchierei la tavola da surf stando attento a non far bagnare troppo la tovaglia. E posate le posate, aggiungerei con enfasi, perché non c'è nulla di più antiestetico che parlare con la bocca piena e la testa vuota. Perché è difficile ascoltarsi nel rumore degli altri.

Massimiliano Cerreto