sabato 30 agosto 2014

Paradiso interno giorno



- Ufficio Reclami dell'Esistenza -

Impiegato: Avanti un altro! Ah, eccola, mi faccia controllare il numero. Sa, è una formalità, con tutti i furbi che cercano di evitare la fila.
Mario Rossi: Ma questo non è il Paradiso? Anche nell'eternità c'è chi ha fretta?
Impiegato: Lei ha ragione, ma i nuovi hanno ancora le cattive abitudini di quando erano mortali. A volte mi chiedo come siano arrivati sin qui. Il Principale è troppo misericordioso, lo dico sempre. Comunque, mi dica, come mai ha scelto di ricorrere all'Ufficio Reclami dell'Esistenza?
Mario Rossi: È una storia lunga...
Impiegato: Non si preoccupi, abbiamo tutto il tempo che vuole.
Mario Rossi: Allora, brigadiere...
Impiegato: Non sono brigadiere, e poi, la prego, niente titoli qui: siamo solo anime e poco più!
Mario Rossi: Chiedo venia. Dicevo, è una storia lunga e vorrei incominciare dal principio. Mia madre, ad esempio. Per carità...
Impiegato: Sempre sia lodata!
Mario Rossi: Cosa?
Impiegato: Come cosa, la carità! Vada avanti, su...
Mario Rossi: Mia madre, santa donna, per carità. No, no, stia comodo, mi lasci finire. A proposito, ma dove si trova adesso?
Impiegato: Mi spiace, per il rispetto della normativa sulla privacy non posso dirle su quale nuvola alloggia. Sta bene, stia tranquillo. Quando sarà il momento giusto la rivedrà. Mi raccomando, io non le ho detto niente. Il Principale sa sempre tutto, ma i miei colleghi, ah, quelli sì che aspettano solo un passo falso per rispedirmi altri millecinquecentoventuno anni alla porta. San Pietro è un tipo simpatico, ma stare lì, tutto il giorno all'aperto, è un vero inferno!

- Si ode un rombo di tuono -

Mario Rossi: Ha sentito? Cosa è stato?
Impiegato: Nulla, non ci faccia caso. È l'inquilino del piano di sotto, un povero diavolo. Continui, la prego...
Mario Rossi: Mamma mi ha amato, e tanto. Eppure, nella mia ignoranza, mi chiedo: non si sarebbe potuto mettere un limite ai buoni consigli che una madre può dare ad un figlio?
Impiegato: Sì, quello è un bug del sistema. Ah, non è mica l'unico ad essersi lamentato di questo. I nostri informatici non sono ancora riusciti a risolverlo, purtroppo!
Mario Rossi: Non vorrei apparire ingrato, sia chiaro, ma come si fa a non sudare quando si gioca a calcio con gli amici? E poi lo studio, una croce!
Impiegato: Sempre sia lodata. Mi scusi, deformazione professionale. Continui pure...
Mario Rossi: Dicevo che a me non è mai piaciuto fare i compiti...
Impiegato: Non lo dica a me. Se mi fossi laureato avrei fatto carriera qui. Adesso potrei essere persino sulla nuvola numero 9! Mi scusi, è che a volte mi lascio prendere un po' la mano, anzi, l'ala! A proposito, mi faccia vedere, si giri un attimo. Ecco, come immaginavo. Lei indossa ancora quelle per brevi distanze. Non sente come sono rigide? Lì, all'altezza del fianchi...
Mario Rossi: Non saprei, sono quelle che mi hanno dato quando sono arrivato. Ero così felice di essere qui che non ho badato a questi dettagli.
Impiegato: Capisco, ma dopo i primi 137.000 voli deve cambiarle. Mi permetta di darle un consiglio. La vede quella nuvola, quella a sinistra? Uscendo da qui, vada sempre diritto, arrivato alla rotonda dei Serafini, svolti ancora a sinistra sino a quando non vede il senso vietato. Punti in basso stando attento alle correnti d'aria laterali; ne ho vista gente farsi male andando a sbattere contro i lampioni...
Mario Rossi: Perché, anche qui ci sono anime che si fanno male?
Impiegato: Nulla di serio, s'intende. Si guarisce all'istante e, se lo si desidera, si può andare all'Ufficio Ricordi dove possono cancellare qualunque cosa dalla memoria. In tutta onestà, mi creda, glielo sconsiglio. Sa, una persona è nulla senza il suo passato. Tornando alle indicazioni, una volta che ha puntato in basso, scende di un paio di livelli e si ritrova sulla destra una nuvola un po' più grigia delle altre. Lì lavora un mio carissimo amico, un meccanico fantastico! Le costruirà un paio d'ali molto più leggere e veloci. Gli dica che la mando io e le farà anche un ottimo prezzo. Di questi tempi, con la crisi delle buone azioni, ho visto tanti costretti a tornare sulla Terra per accumulare crediti angelici...
Mario Rossi: No, la Terra no! Lì non ci voglio più tornare...
Impiegato: Ci sarebbero altri pianeti, ma i nuovi arrivati come lei sono abituati ad immaginarsi ancora in forma umana. Non credo che si sentirebbe a suo agio su Plutone. Per carità - sempre sia lodata - è un mio modestissimo parere. Poi faccia come crede...
Mario Rossi: A me sarebbe sempre piaciuto visitare Venere. Dicono che è da lì che vengano le donne. Gli uomini, invece, da Marte...
Impiegato: (Ridendo) Mi scusi, ma questa deve essere l'invenzione del solito scrittore. Detto tra noi, questo sarebbe davvero il Paradiso se in origine avessero avuto un po' di fantasia in più. Non immagina neppure quanti autori abbiamo qui: sono in grado di risolvere ogni problema!
Mario Rossi: Scusi, ma questo è o non è il Paradiso?
Impiegato: Certo, ma la felicità non è l'assenza dei problemi, ma essere felici nonostante.
Mario Rossi: Non mi è nuova questa. Devo averla letta su facebook...
Impiegato: Anatema! Sapesse quante anime rimangono intrappolate ogni giorno nella rete. Sono così rovinate che non le vuole neppure l'inquilino del piano di sotto. Non mi dica che anche lei aveva un account...
Mario Rossi: Sì, ma lo usavo pochissimo. Tutto il giorno a lavorare. E poi, con mia moglie che si lamentava sempre, non avevo proprio voglia di vivere altri psicodrammi.
Impiegato: Si è salvato dalla rete, ma deve essere stato comunque un inferno...

- Si ode un altro rombo di tuono -

Impiegato: Nulla, non si spaventi. Parli del diavolo e spuntano le corna, tipico! Già, il matrimonio. Ma lo sa che non faceva parte dei piani originari? L'amore è libertà! Aspetti, cosa è questo odore? Non sente anche lei? Ah, viene dal ristorante qui accanto. Adesso che ci penso, visto che è ora di pranzo, perché non mi fa compagnia? Offro io, e poi cucinano divinamente!
Mario Rossi: Lei è molto gentile, ma credo che tornerò sulla mia nuvola. Sono arrivato da poco e devo disfare ancora la valigia. Sa, con tutti gli abiti mentali che ero solito indossare.
Impiegato: Come preferisce, ma tenga questo. È bene che mi firmi il verbale. Non le prometto niente, ma cercheremo di fare il possibile. A proposito, ci ha già pensato?
Mario Rossi: A cosa?
Impiegato: A cosa farà quando si sveglierà. Lo ha capito che questo è soltanto un sogno, vero?
Mario Rossi: Il Paradiso?
Impiegato: No, la vita!

Massimiliano Cerreto


P.S. Questo è il primo momento di una trilogia proseguita con Inferno interno notte e terminata con Sogno interno anima.