You're nobody till someone loves you
Dell'insostenibile pesantezza dell'apparire
Dell'insostenibile pesantezza dell'apparire

Nel 1965, scioltosi già da tempo il duo Martin and Lewis, così popolare negli anni 50' che la rivista Life dedicò loro una copertina, il cantante di origine italiana incise la sua versione di You're nobody till someone loves you.

Chiunque, a prescindere dall'avere o meno gli strumenti culturali necessari o un reale talento artistico, ammesso che si possa quantificare ciò che appartiene al mondo delle qualità e non delle quantità, può proiettarsi socialmente attribuendosi il ruolo di comunicatore/esperto in materia o di artista. In nome di una non meglio specificata libertà di espressione, si è giunti ad un'insopportabile cacofonia. Se tutti volessero parlare, chi rimarrebbe ad ascoltare?, mi disse una volta un musicista vincitore del Premio Tenco.

Ad essere sincero, non credo neppure che la previsione di Andy Warhol - nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti - possa dirsi realmente avverata, ma è certo che per molti avere oggi un profilo facebook e poter apparire social(mente) è diventato sinonimo di esistenza. Lo era anche per me. Ed è per questa ragione che, a meno di un mese dalla sospensione dell'account , oltre ad aver già percorso centinaia di kilometri in bici, ho deciso di creare questo blog, il cui url è vivosenzafacebook.
Perché si esiste a prescindere dal mipiace degli altri; perché è meglio far bene il proprio lavoro che male quello di qualcun altro; perché le uniche persone davvero importanti nella vita di una persona sono quelle che ami e che ti amano, e non sono più di una decina, se si è fortunati; perché avevano ragione gli autori della canzone interpretata da Dean Martin.
Massimiliano Cerreto
(Russ Morgan, Larry Stock, James Cavanaugh, 1944)You're nobody 'til somebody loves you
You're nobody 'til somebody cares
You may be king, you may possess the world and it's gold
But gold won't bring you happiness when you're growing old