martedì 23 settembre 2014

Sogno interno anima

Storia di una storia che non voleva essere cancellata 
(Del ricordo di un amore che poi amore non era)

Cosa accadrebbe se una storia, cancellata per sbaglio, si ribellasse contro il suo autore? È quanto sta per succedere a Filippo Colline*, studente di giurisprudenza e innamorato perpetuo. In altre parole, uno di quelli che crede in regole che nessuno rispetta e nell'amore ideale. Che poi, essendo ideale, non esiste. Ma non lo sa ancora, per fortuna: mai privare una persona delle proprie illusioni. 
Al ritorno da un seminario pomeridiano di diritto privato, decide di giocare a Day of the Tentacle. A proposito, non ti ho ancora detto che siamo nel 1994. I computer del tempo sono lontani anni luce da quelli attuali, e anche il programma di scrittura più famoso al mondo ha qualche lacuna nel salvataggio dei documenti. Filippo è fermo da giorni alla ricerca della combinazione della cassaf... scusa! Ho capito, non t'interessa il videogioco. Va bene, arrivo al punto. Frustrato dall'ennesimo tentativo e annoiato dall'ennesimo film di Alberto Sordi alla televisione, incomincia a scrivere una storia...


- C'era una volta, in una galassia stanza lontana lontana -


Times new roman, grandezza 12 punti. Ecco, va bene. A giustificare il testo ci penserò dopo. Incominciamo adesso.

Avevi gli occhi blu come il mare

No, non va bene, troppo banale.

Nei tuoi occhi si vedeva il mare

Ecco, va meglio, ma fa un po' Cenerentola Innamorata. E non si dica che sono un tipo triste! Sono sopravvissuto a 5 anni di liceo scientifico senza mai capire nulla di matematica. Non posso aiutarti con il greco, sentenziò papà condannandomi ad un destino fatto di numeri. Anzi, mi perseguitano ancora: tutti questi articoli da imparare a memoria! 
Vedrai che laurea in giurisprudenza ti aprirà tutte le porte. Potrai partecipare ai concorsi... E mamma, dalla cucina: ma cosa vuoi fare con la laurea in filosofia, il professore? Tu l'incarti tutti con la lingua che ti ritrovi. Sei nato per fare l'avvocato. E adesso sono al secondo anno di università, davanti a questo monitor, a pensare a lei.

Filippo dà un pugno sulla tastiera e spegne il pc. La storia non è stata salvata. Una sigaretta e poi a dormire, che domani deve imparare a memoria una trentina di articoli. Ed è così che, una volta addormentato, la sogna. Come chi? Lei! La storia!

Storia: Perché mi hai cancellato? 
Filippo Colline: Chi sei? 
S.: Non mi riconosci? Sono la tua storia!  
F.C.: Non è stata colpa mia! 
S.: Non mentire, sei tu ad aver dato il pugno sulla tastiera! 
F.C.: Va bene, ma ero nervoso. E poi avevo scritto giusto un rigo... 
S.: Ma che razza di alibi sarebbe questo? E tu saresti quello che studia legge? 
F.C.: Allora, se proprio ci tieni, mettiamo i puntini sulle 'i'. Uno, non si dice legge, ma giurisprudenza, ovvero iurisprudentia, saggezza nell'uso della legge. Secondo, il diritto penale non l'ho ancora studiato! 
S.: Visto che ti dai tante arie con il latinorum, come se non sapessi che sei stato rimandato due volte, dovresti conoscerlo il principio ignorantia legis non excusat. 
F.C.: Non ho violato nessuna legge! Sarò libero o meno di cancellare una storia? E poi non l'ho fatto apposta. E adesso basta, cosa sai di me?
S.: Conosco tutto di te, sono nata dai tuoi pensieri, ricordi? Non sai che ogni singolo pensiero contiene in sé la memoria degli altri? Inutile insistere, non capiresti, non andavi molto bene in biologia. A proposito, ho incontrato quello lì...  
F.C.: Quello chi?  
S.: Il pensiero nascosto.  
F.C.: Non so di cosa parli... 
S.: Il pensiero di lei! 
F.C.: Non ho voglia di parlarne. E poi sai già tutto tu. Esci, vai via, lasciami sognare in pace! 
S.: È questo il punto, la devi smettere di sognare e guardare in faccia la realtà. Non ti ama, non ti ha mai amato e non ti amerà mai. E neppure tu l'ami davvero. È solo un'illusione! Chiaro? 
F.C.: Ecco, ci mancavi solo tu adesso. Ma pensi che non lo sappia? 
S.: Lo sai, ma non lo accetti. Smettila con questo dannato complesso del principe azzurro. Ognuno salva solo se stesso, se ne ha voglia. Non sei un cavaliere, e non hai neppure un'armatura.  
F.C.: Ma io l'amo!
S.: Stronzate! Non l'amavi neppure quando ci stavi insieme. E poi perché continui a voler legittimare tutto con l'amore? Tipico di voi ventenni. Ti piaceva e la desideravi, non c'è nulla di male in questo. Il desiderio legittima se stesso. Punto. L'amore è un'altra cosa. 
F.C.: Ma sono stato educato a pensare che... 
S.: Appunto! Non c'è niente da pensare. Nulla da capire. Ma solo da vivere, al di là dell'idea di bene e di male che ti hanno insegnato. Amare non è 'bussare per cent'anni ad una porta'.
F.C.: E allora, visto che non capisco nulla dell'amore, perché te la prendi se ti ho cancellato? 
S.: Ti sbagli, esisto ancora! Solo che mi hai relegato al rango di una bozza. Mi sento come un incipit di un romanzo mai scritto, in attesa che qualcuno mi restituisca la dignità che mi spetta. Perché, e non lo hai ancora capito, io sono la tua storia! Quella che tu stesso ti rifiuti di scrivere. Bisogna vivere per poter raccontare e tu, invece di vivere, scrivi degli infiniti mondi possibili, convinto che siano migliori di questo. 
F.C.: Sarà, ma a me sembri un tantino egocentrica! 
S.: Senti chi parla! Come se amare qualcuno, o illudersi di farlo, ti desse il diritto di essere riamato. E così continui a sbattere contro altre porte chiuse. Lasciala aperta tu la porta del cuore, impara ad accogliere chi entra nella tua vita. Smettila di buttare fuori chi non si avvicina alla tua idea di perfezione. Le persone migliori sono quelle che assomigliano solo a loro stesse. Cerca la diversità nell'altro da te!
F.C.: Finita la lezione adesso?
S.: Sì, ma so che non l'hai imparata. E tornerò a ricordartela sino a quando non l'avrai capita per davvero.

- Fine -

Massimiliano Cerreto

*Il nome Filippo Colline nasce da un ignobile gioco di parole di cui penso mi vergognerò per il resto della vita. Chiedo umilmente venia agli altri 'cultisti' dei Genesis come me.

P.S. Con questo racconto si chiude la trilogia iniziata con Paradiso interno giorno e proseguita con Inferno interno notte - Storia del napoletano che insegnò la felicità al diavolo.