martedì 4 novembre 2014

Il canarino mannaro

 Avrei potuto inserire questa tipologia di mostro quotidiano nella galleria che ho pubblicato qualche giorno fa, ma preferisco dedicargli uno spazio a sé. La sua denominazione non prende spunto dall'omonimo album di Mina, ma da un ricordo d'infanzia. In un episodio dei cartoni animati di gatto Silvestro, il povero micio innocente si trova a dover fare i conti, come sempre, con l'odioso Titti. Sapevi già che il giallo pennuto è un maschietto, vero? L'ho scoperto di recente ed è stato un trauma. Ma c'è un ma. Grazie ad una pozione, il canarino si trasforma in un mostro spaventoso. Il riferimento è alla storia del Dr Jekyll e Mr Hyde.


(Il titolo originale dell'episodio, infatti, è Hyde and Go Tweet)


Poi, qualche anno dopo, molti anni dopo, ho conosciuto una ragazza. All'apparenza, carina, elegante e intelligente. Ma, perché c'è sempre un ma, era solo una copertura per nascondere la sua reale identità: un canarino mannaro, appunto. Ossessionata dalla forma ed educata a un'idea di ordine che mal si concilia con il caos dell'esistenza, ogni qual volta che il malcapitato di turno - non solo il sottoscritto - non rispettava i suoi canoni di perfezione, si trasformava in un terribile mostro, e più spaventoso di quello che vedi nell'immagine qui in basso.



È il sonno del cuore e non quello della ragione a creare mostri. L'ho scritto tante volte e non finirò mai di ripeterlo. E adesso aggiungo che l'idea stessa di ordine è fuorviante e pericolosa. È una costruzione mentale e quindi limitata e limitante.

Tornando alla storia con la dolce, si fa per dire, fanciulla, credevo fosse stato un episodio isolato nella mia esperienza di felino a due zampe. Del resto, non c'è bisogno che ti dica che faccio il tifo per gatto Silvestro, giusto? E sono anche dalla parte di Wile E. Coyote. Sì, anche io pensavo si chiamasse Willy, ma wikipedia dice che è sbagliato. E preferisco evitare inutili e sterili polemiche visto che c'è tanta gente in giro che si sofferma sugli errori altrui in quanto spaventata dai propri. Strano come ti percepiscano come la causa del loro fallimento, non trovi?
    

Invece, è successo ancora. D'incontrare dei canarini mannari, intendo. Il punto è che tali creature, spesso di sesso femminile, sono pericolose in quanto molto difficili da riconoscere. La mia reazione? L'indifferenza. L'unica soluzione possibile. L'unica che non ti costringa, pur non volendolo, a diventare un mostro a tua volta.
 

Massimiliano Cerreto 

P.S. Il tempo che si trascorre giudicando gli altri è tempo che si sottrae alla propria vita.